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XXXII Giornata Mondiale del Malato: celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Francesco Massara

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Sabato 10 febbraio, ore 17,30. Numerosa la partecipazione dei fedeli alla Messa presieduta dal Vescovo sua Ecc.za Mons. Francesco Massara, in occasione della XXXII Giornata Mondiale del Malato, che hanno pressoché riempito la bella Concattedrale matelicese, malgrado la giornata piovosa. Oltre a me hanno concelebrato il parroco della concattedrale Santa Maria assunta don Lorenzo Paglioni, che ci ha sopitati e a cui va il mio affettuoso ringraziamento, il parroco della parrocchia Regina Pacis, don Ruben Bisognin insieme a diversi altri sacerdoti presenti nelle varie parrocchie della città e ai due diaconi di Matelica e Cerreto D'Esi. Tra i fedeli erano presenti diverse persone fragili e ammalate, accompagnate dai volontari Unitalsi di Matelica e Fabriano, che al termine della celebrazione hanno offerto un piccolo spuntino, che ha permesso anche di scambiare due parole e salutarsi. Nel corso della celebrazione è stato amministrato pure il sacramento dell'Unzione degli infermi. Nel

"Invece un samaritano..."

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Venerdì 9 febbraio, ore 16.  Anche dalla Cappella dell'Ospedale "E. Profili" ci si è potuti collegare in diretta streaming dal canale YouTube dell'Ufficio nazionale per la pastorale della salute della CEI per partecipare all'Adorazione Eucaristica in ringraziamento a Dio per i curanti, evento denominato "Invece un samaritano..." . La piccola Cappella non è riuscita a contenere le quasi trenta persone intervenute, tra cui diverse infermiere e il Direttore sanitario della struttura ospedaliera fabrianese. Particolarmente toccanti le testimonianze di medici, assistenti spirituali e pazienti che si sono intervallate dalle quattro Cappelle ospedaliere da cui si diffondeva la diretta streaming e precisamente dal Centro di cure palliative pediatriche Bambino Gesù della sede di Passoscuro (Roma), del P.O. “G.F. Ingrassia” Monreale (Palermo), del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria e della Clinica “Villa San Giusto” di Gor

Ministri straordinari della Comunione: corso formativo

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Dopo cinque anni di interruzione si riprogramma in Diocesi un Corso formativo per i Ministri straordinari della Comunione. Possono parteciparvi sia i Ministri già istituiti che intendono implementare la loro formazione, sia coloro che desiderano diventarlo, in accordo con i rispettivi parroci. Il Corso si svolgerà tra gennaio e febbraio 2024 e inizialmente interesserà le due Vicarie di Fabriano e Matelica. Dopo Pasqua è prevista la programmazione del Corso anche nella Vicaria di Sassoferrato con la stessa formula, che prevede tre incontri, più la Messa conclusiva con gli ammalati. Nei tre incontri saranno focalizzati i temi fondamentali che caratterizzano la ministerialità di consolazione e sostegno degli infermi e degli anziani. Il primo incontro verterà  sulla dimensione relazionale antropologica, il secondo sulla dimensione ecclesiale pastorale e il terzo su quella liturgico sacramentale. La Messa conclusiva di sabato pomeriggio 10 febbraio nella Concattedrale santa Maria assunta di

Quel qualcosa in più nella relazione di cura

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In occasione dell'inaugurazione del nuovo anno pastorale della Diocesi di Fabriano - Matelica sono stati organizzati degli incontri tematici promossi dai vari Uffici pastorali. Anche l'Ufficio per la pastorale della salute ne ha promosso uno, quello di venerdì 6 ottobre alle ore 21 , che si terrà nel salone intitolato a Chiara Luce Badano nella Parrocchia della B. M. V. della Misericordia  di Fabriano. Per l'occasione sarà proiettato il film - documentario Quel qualcosa in più , realizzato da Davide Basso e Nicole Smith, che tratta del  rapporto di cura tra medico e paziente , un argomento molto attuale e delicato. Il documentario, che era già stato proposto in occasione del Convegno organizzato per la XXXI Giornata Mondiale del Malato, viene ora ripresentato per permettere ad un pubblico maggiore di poterlo vedere e partecipare al dibattito che seguirà la proiezione, animato da alcuni medici locali.